Il potere del marketing conversazionale sui social media: come comunicare efficacemente con i tuoi clienti

Il dialogo sui social è uno strumento di marketing sempre più utilizzato: ecco perché

Il mondo del marketing, come ben saprai, è in continua evoluzione e le aziende sono continuamente alla ricerca di nuove tecniche da implementare nelle proprie strategie. Una delle nuove frontiere del marketing è l’utilizzo della conversazione (o, per meglio dire, del dialogo diretto) per interagire con i clienti. Se non hai ancora confidenza con questo metodo, è probabile che tu voglia sapere come funziona e quali strumenti occorrano per metterlo in pratica.

Nelle prossime righe scoprirai in cosa consiste il conversational marketing e di quali supporti tecnologici puoi servirti per introdurlo nella tua strategia aziendale.

Marketing conversazionale sui social media: di che cosa si tratta

A differenza dell’e-mail marketing, questo modello consente alle aziende di rivolgersi alle persone in tempo reale e, sebbene non consenta di abbattere la barriera fisica costituita dallo schermo, rende molto più ‘reale’ l’interazione.

La possibilità di interfacciarsi con un potenziale cliente, descrivere le caratteristiche di un prodotto o servizio e fugare i suoi dubbi con un dialogo ‘botta e risposta’ fa sì che lo scambio di informazioni sia rapido e diretto, senza che peraltro sia necessaria la presenza di un operatore umano. Nelle piattaforme di messaggistica dei social network, infatti, è possibile integrare le chatbot, dei sistemi che conducono una conversazione intuitiva con i clienti allo scopo di rispondere alle loro necessità. Questo sistema viene utilizzato già da tempo anche in ambito di customer care e ha dato risultati incoraggianti, anche perché, quando l’interazione con l’intelligenza artificiale non è soddisfacente, la conversazione può essere presa in carico da un operatore.

Insomma, così come un rapporto face-to-face (si fa per dire) risulta essere più produttivo nella gestione dei problemi, questo sistema sta rivelandosi proficuo anche in relazione al marketing e alle vendite. È ovvio che per implementarlo occorrono determinati strumenti. Vediamo quali sono.

Quali sono gli strumenti che consentono di fare marketing conversazionale 

Il marketing conversazionale può essere sviluppato sia nei social network, facendo leva sulla messaggistica interna (Messenger su Facebook e direct per Instagram, ad esempio), ma anche all’interno dei siti web o degli eCommerce. Per farlo, però servono delle tecnologie digitali che consentano di instaurare una relazione one-to-one tra gli utenti e l’azienda.

Al di là delle chatbot e delle app di messaggistica come WhatsApp e Telegram (giusto per citare le più popolari), in ottica di conversational marketing è possibile ricorrere anche agli assistenti vocali. Di fatto, questo approccio consente alle aziende di fare marketing dialogando con i potenziali clienti non per iscritto, ma sfruttando la voce di Alexa o Siri. Questa opzione porta la conversazione a un livello ancora più realistico e coinvolge gli utenti in maniera più profonda perché subentrano l’uso della voce e l’udito.

Ma ora torniamo al marketing conversazionale applicato ai social e vediamo quali vantaggi offre alle aziende.

Gli aspetti positivi del conversational marketing sui social media

Visto da una prospettiva ampia, il marketing conversazionale ha un vantaggio piuttosto evidente per un’azienda, piccola o grande che sia, ovvero quello di consentirle di intrattenere contatti in maniera molto più stretta e, per certi aspetti, confidenziale con i consumatori. Questo aspetto non è da sottovalutare perché gli utenti si sentono molto più coinvolti quando la relazione con il brand è personalizzata e i muri dei supporti digitali vengono parzialmente abbattuti.

Per fare un esempio, una persona ha un’esperienza decisamente più stimolante e produttiva se al posto di scrivere una mail o compilare un form standardizzato ha la possibilità di comunicare con un’azienda usando una chat o, addirittura, un assistente vocale. Oltretutto, le chatbot sono sempre attive e possono fornire supporto in qualsiasi orario e giorno dell’anno.

Non solo, se una persona si trova su un social network e un brand attira la sua attenzione (anche in modo casuale), è possibile che a una prima esplorazione del profilo possa seguire una richiesta di informazioni dettagliate sui prodotti o sui prezzi. Ecco, il fatto di poter compiere questo passaggio direttamente all’interno della piattaforma incentiva le conversioni. E sai perché? Perché il percorso è fluido. Se invece il cliente è costretto a interrompere la navigazione all’interno del social network e spostarsi su un altro sito, potrebbe rimandare la cosa e magari dimenticarsene.

Un altro aspetto molto interessante di questa tecnica di marketing consiste nella possibilità di entrare in possesso di informazioni importantissime per la profilazione dei clienti target e, di conseguenza, per lo sviluppo di vendite e altri tipi di conversioni, come i bisogni, i comportamenti, le abitudini d’acquisto, ecc.

In conclusione 

Ora che conosci, almeno in linea generale, l’importanza del conversational marketing, è probabile che tu stia pensando di includerlo nella tua strategia social. Ricorda, però, che per raggiungere i tuoi obiettivi devi intendere questa tecnica come parte integrante (e non sostitutiva) degli altri modelli che già stai portando avanti. È ovvio che implementare il marketing conversazionale richiederà un ulteriore dispendio di risorse ed energie. 

Fonte: postpickr.com

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