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Google annuncia Bard, l’anti ChatGPT. Quali sono le differenze

Google annuncia Bard mentre ChatGPT è il trend del momento.

Tutti a chiedere “qualsiasi cosa” all’intelligenza artificiale, realizzata da OpenAI che in pochi mesi è stato visitata da centinaia di milione di utenti in tutto il mondo, tanto che secondo gli analisti di Ubs, solo a dicembre 2022 la chatbot di OpenAI ha registrato 57 milioni di visitatori unici, al punto che, che in alcuni periodi, i nuovi utenti che volevano provarla sono stati inseriti in una lista di attesa.

Inutile soffermarci sul fatto che ChatGPT abbia (forse) messo in allarme aziende del calibro di Google che da anni investe nell’ AI.

Proprio da Google arriva in questi giorni la risposta a ChatGPT con Bard che, a differenza del prodotto di OpenAI, è ancora in fase di test e sarà rilasciato al grande pubblico nelle prossime settimane.

Google Bard vs ChatGPT

Google risponde a ChatGPT con Bard

Vediamo cosa sia Google Bard e le differenze con ChatGPT.

Partiamo dal fatto che Google Bard verrà integrato nel motore di ricerca per contrastare le intenzioni di Microsoft di integrare ChatGPT in Bing, e consentirà di sintetizzare query di ricerca complesse che quindi sappiano rispondere a domande del tipo: “è più facile programmare in C# oppure in PHP?“.

Google Bard non è proprio un prodotto “nuovo” realizzato da zero dai ricercatori di Mountain View; la sua importanza è legata al fatto che alle sue spalle si cela un sistema informatico chiamato LaMDA (Language Model for Dialogue Applications), di cui abbiamo parlato anche in altri articoli, che fece scalpore perché il suo ingegnere in Google, Blake Lemoine, affermò che i programmi di intelligenza artificiale stavano diventando “coscienti”.

Cosa c’è da sapere su Google Bard

Vediamo cosa c’è da sapere su Google Bard.

Oltre ad essere un servizio che consente di creare e condividere contenuti multimediali personalizzati utilizzando immagini, musica, video o testo, Bard consente agli utenti di creare presentazioni in modo semplice e veloce, con una varietà di temi e una vasta gamma di strumenti di modifica per personalizzare le proprie creazioni. Google Bard può essere utilizzato anche per la creazione di storie, animazioni e altri contenuti basati su foto e video.

Tecnicamente, Google Bard funziona con una tecnologia di riconoscimento vocale che consente modificare i contenuti multimediali semplicemente parlando.

Utilizzando una combinazione di linguaggio naturale e tecnologia di riconoscimento vocale, Google Bard può riconoscere le parole e le frasi pronunciate dall’utente e consentire di modificare i contenuti multimediali e le presentazioni.

La rete neurale alla base di Google Bard è abbastanza complessa e utilizza deep learning, un tipo di apprendimento automatico per riconoscere le parole e le frasi pronunciate dalle persone, e interpretare le loro intenzioni.

In particolare, la rete neurale profonda di Bard (DNN – deep neural networks) è costituita da più livelli di neuroni artificiali, che si attivano in risposta alle caratteristiche dei dati in ingresso: il primo livello elabora un input di dati grezzi e trasmette le informazioni al livello successivo, attivando il secondo livello di neuroni, che poi passa il segnale a livelli ancora più alti, fino a quando non viene determinato il contenuto esatto dell’informazione in ingresso.

rete neurale Google Bard

Questa rete neurale, al pari di ChatGPT, è in grado di apprendere costantemente dalle interazioni degli utenti e di migliorare la propria capacità di riconoscere le parole e le frasi, offrendo un’esperienza di editing più accurata.

Altra caratteristica di Bard è che può riconoscere più di 10.000 frasi in più di 20 lingue.

Nonostante tutto, ChatGPT e Google Bard sono due tecnologie completamente diverse. ChatGPT è una rete neurale che utilizza l’apprendimento automatico per generare risposte alle domande degli utenti in base ai dati di input. Google Bard, invece, utilizza una tecnologia di riconoscimento vocale per consentire agli utenti, come già detto, di creare e modificare contenuti multimediali in modo semplice e veloce.

Ancora, Bard può essere eseguito su vari sistemi hardware, come sistemi desktop, cluster di computer, server, dispositivi mobili e cloud. Può utilizzare tutte le principali piattaforme hardware, tra cui Intel, AMD, ARM, NVIDIA e Google TPU. La scelta dell’infrastruttura hardware dipende dalle specifiche esigenze di un progetto.

Le principali differenze con ChatGPT

In sintesi, se vogliamo definire alcune delle principali differenze tra ChatGPT e Bard:

  • Mentre la conoscenza di ChatGPT è limitata agli eventi fino al 2021, Bard ha accesso all’ultima informazione disponibile sul web ed è in grado di fornire informazioni sempre più aggiornate.
  • Bard, oltre ad essere integrato con il motore di ricerca di Google, avrà accesso a una moltitudine di dati, disponendo così di un grande vantaggio rispetto a ChatGPT, supportato da Microsoft.
  • Sebbene ChatGPT sia incline a fornire alcune inesattezze e ad inventare storie, si ritiene che Bard possa fornire dati più accurati agli utenti.
  • Bard ha un vantaggio rispetto ad altre piattaforme AI, come ChatGPT, in termini di profondità e gamma di informazioni a cui può accedere grazie all’enorme raccolta di dati di Google.
  • Bard sarà in grado di rendere comprensibili temi difficili, si pensi ad esempio alla teoria della relatività spiegata a un bambino delle scuole elementari. Questo perché ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza in modo più ampio e chiaro rispetto a ChatGPT che crea contenuti in risposta al testo inserito.

Chi vincerà la sfida?

In un primo momento Google ha comunicato che darà accesso a Bard solo a un gruppo ristretto di persone così da garantire che le risposte offerte raggiungano “un elevato livello di qualità, sicurezza e ancoraggio alle informazioni del mondo reale”, ha dichiarato Pichai, amministratore delegato di Alphabet Inc. , che a nostro avviso aveva fretta di annunciare il nuovo chatbot il prima possibile per rispondere alla sfida di Microsoft.

Sempre restando in tema AI e big tech, da poco Baidu, il più grande motore di ricerca cinese, ha annunciato infatti l’intenzione di implementare un servizio speculare a Bard o ChatGPT.

La notizia ha innescato immediatamente un rally delle sue azioni alla Borsa di Honk Kong, aumentate di oltre il 14%. L’impressione è che la guerra a colpi di chatbot sia solo all’inizio.

A questo scenario si aggiunge che Microsoft ha annuncia i nuovi browser Bing ed Edge basati su ChatGPT. “È un nuovo giorno per la ricerca“, ha dichiarato Satya Nadella, CEO di Microsoft, durante l’evento di annuncio dei prodotti, sostenendo che il paradigma della ricerca sul Web non è cambiato da decenni, ma che l’intelligenza artificiale può fornire informazioni in modo più fluido e rapido rispetto ai metodi tradizionali. La nuova versione di Bing interamente basata sull’intelligenza artificiale permetterà agli utenti di dialogare in maniera naturale con il motore di ricerca.

Insomma, la guarra a colpi di AI è appena iniziata.

Fonte: ninjamarketing.it

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